Quantcast
Channel: Il Kyoto fisso » Economia
Viewing all articles
Browse latest Browse all 7

Crisi globale e borse a picco: perchè?

$
0
0

1929crash Il momento è drammatico. La crisi del ’29 è dietro l’angolo…

Perchè sta succedendo tutto questo? La globalizzazione e il conseguente "spalmamento" del rischio sul mercato globale non dovrebbero garantire maggiore stabilità al sistema? Gli analisti sono perplessi…

Più volte si è detto dell’ambiente e del clima come sistemi complessi. Forse è giunta l’ora di applicare gli stessi concetti all’economia. E come altre volte, mi fa piacere poter citare il lavoro di colleghi italiani, tra cui Luciano Pietronero, Direttore dell’Istituto dei Sistemi Complessi del CNR.

Ho una certa dimestichezza con i sistemi complessi ma non sono un economista. Dunque accennerò soltanto ai risultati di un paio di studi, senza peraltro entrare in dettagli tecnici. Una presentazione più esaustiva (e comunque divulgativa) da parte di alcuni degli stessi autori si può leggere qui e qui. Per chi possiede un bagaglio matematico più evoluto, due articoli tecnici sono visibili qui e qui.

Ebbene, Pietronero e colleghi hanno elaborato un modello che fornisca fluttuazioni realistiche dei prezzi di uno stock market. Questo modello riproduce anche le bolle speculative, durature tendenze al ribasso o al rialzo e crisi. In particolare, si scopre una instabilità strutturale che è caratteristica intrinseca del sistema.

L’applicazione più interessante si ha quando questi ricercatori simulano un mercato globale composto da un network di aziende e banche altamente interconnesse, proprio come è quello attuale. Ebbene, la instabilità intrinseca di cui detto sopra si estende pericolosamente a questo sistema. Infatti, se nel breve periodo la forte interdipendenza dei singoli attori e la condivisione del rischio (come nel caso dei mutui subprime americani) rende "fluido" il mercato, con l’effetto che chi ha rischiato eccessivamente non ne paga subito le conseguenze, alla lunga l’intero sistema va verso una situazione d’instabilità globale e i singoli nodi della rete bancaria-aziendale divengono molto fragili rispetto ad una crisi locale, con l’effetto di una propagazione rapida di questa crisi all’intero sistema.

Sembra proprio ciò che sta succedendo in questi giorni…

Alcune conclusioni degli autori ci devono far riflettere:

- il sistema è intrinsecamente instabile (alla faccia delle proprietà regolatrici del mercato);

- il fatto che la globalizzazione e lo "spalmamento" del rischio portino benefici nel breve termine induce a sottovalutare le conseguenze di crisi locali e a non adottare i provvedimenti necessari ad evitare la crisi globale;

- talvolta la nostra ignoranza del comportamento complesso del sistema porta ad agire in maniera sbagliata. Nel modello di Pietronero e collaboratori, ad esempio, tenere l’inflazione a livelli troppo bassi è controproducente (non è proprio ciò che stanno cercando di fare ora le banche centrali?) e amplifica la crisi globale.

Il modello suddetto andrà sicuramente perfezionato, ma già simula caratteristiche importanti del mercato globale. Forse è giunto il momento di arrivare a una consapevolezza condivisa che possiamo capire di più ed evitare crisi epocali solo appoggiandoci alla ricerca scientifica…

… proprio in un momento in cui in Italia si producono questi risultati ma (vedi il post precedente) si va verso uno svuotamento dei laboratori scientifici e dei centri di ricerca.

Be careful!


Viewing all articles
Browse latest Browse all 7

Trending Articles